Cos’è una lista email (mailing list)
Una lista email (detta anche mailing list, database email o elenco di contatti email) è semplicemente un insieme di indirizzi email di persone che hanno interesse a ricevere le tue comunicazioni. In pratica, è il tuo pubblico “privato” al quale puoi inviare messaggi diretti nella casella di posta. Di solito una lista email si costruisce con il consenso delle persone, ad esempio tramite un modulo di iscrizione sul tuo sito web o con iscrizioni a una newsletter. Ogni contatto nella lista (spesso chiamato lead) ha mostrato interesse per ciò che offri, magari scaricando un tuo ebook gratuito, iscrivendosi per ricevere aggiornamenti o diventando cliente.
Vale la pena notare che ci sono diversi modi per creare una lista di contatti. Oltre ai classici moduli di iscrizione, puoi anche raccogliere indirizzi in maniera più proattiva. Ad esempio, con uno strumento come Mailerfind puoi trovare e raccogliere indirizzi email pubblici di potenziali clienti dai social media (come i follower di un account Instagram nel tuo settore) in modo automatizzato. Si tratta di un approccio diverso dalla tradizionale newsletter opt-in: tu vai a cercare i contatti invece di aspettare che siano loro a venire da te. In ogni caso, l’obiettivo è lo stesso: costruire un elenco di persone interessate a ciò che hai da dire o vendere.
In sintesi, la tua lista email è un asset fondamentale del tuo business digitale: è un canale di comunicazione diretto, personale e che controlli al 100%. Ora vediamo perché è così utile coltivare questo asset.
Perché una lista email è utile (e potente)
Parliamoci chiaro: avere una lista di email propria è come avere una linea diretta con il tuo pubblico, e porta vantaggi che pochi altri canali offrono. Ecco i motivi principali per cui una mailing list è uno strumento prezioso per imprenditori e marketer:
- Contatto diretto (niente algoritmi): le email arrivano direttamente nell’inbox delle persone, senza passare dai filtri dei social media. Non devi preoccuparti di algoritmi che riducono la visibilità dei tuoi post – ogni iscritto riceve davvero il tuo messaggio. Questo ti dà un controllo completo sulla comunicazione.
- Alto ROI: l’email marketing è famoso per il suo ritorno sull’investimento elevatissimo. Pensa che, secondo studi del settore, può generare in media circa 36€ di ritorno per ogni 1€ speso. Nessun altro canale di marketing ha un rapporto costo/beneficio simile! Inviare email costa poco e può rendere tantissimo in termini di vendite generate.
- Costo contenuto e indipendenza: una volta che hai una lista di contatti, puoi raggiungerli gratuitamente (o quasi). Non devi pagare Facebook o Google ogni volta per mostrare un messaggio al tuo pubblico. Questo rende la lista email uno strumento estremamente economico sul lungo periodo. Ad esempio, uno strumento come Mailerfind ti permette di ottenere contatti mirati a costi molto bassi, dandoti gli stessi lead che altrimenti dovresti acquisire pagando la pubblicità. Risparmi budget e sei padrone del tuo database.
- È un canale “tuo”: la lista email ti appartiene. I tuoi contatti sono tuoi finché li tratti con rispetto – diversamente dai follower sui social, che potresti perdere se la piattaforma chiude o cambia le regole. Il tuo database di email resta con te e nessuno può portartelo via. È un asset aziendale, che aumenta di valore col tempo man mano che la lista cresce.
- Personalizzazione e fiducia: con le email puoi segmentare il pubblico e personalizzare i contenuti per gruppi specifici di iscritti. Ciò significa che puoi mandare messaggi molto rilevanti (es: offerte diverse a clienti vs nuovi iscritti, contenuti su misura per interessi differenti). Questo livello di personalizzazione fa sentire ogni iscritto unico e aumenta la fiducia nel tuo brand. Col tempo, inviando valore, costruisci un rapporto diretto con la tua community di contatti.
- Automazione e scalabilità: grazie agli autorisponditori e alle piattaforme di email marketing, puoi creare sequenze automatiche di email (ad esempio una serie di email di benvenuto per i nuovi iscritti, o follow-up post acquisto per fidelizzare i clienti). Queste automazioni lavorano per te 24/7 e ti permettono di far crescere il rapporto con migliaia di persone in modo scalabile, senza dover inviare ogni singola email manualmente.
In breve, una lista email ben curata ti consente di comunicare quando vuoi con il tuo pubblico più interessato, a costi irrisori e con risultati tangibili in termini di conversioni e vendite. Adesso entriamo nel vivo: come si costruisce questa lista da zero?
Come creare una lista email da zero
Costruire una mailing list partendo da zero può sembrare una sfida enorme – lo so bene, ci sono passato anche io. La buona notizia è che non servono migliaia di contatti subito, né budget pubblicitari infiniti. Seguendo alcuni passi fondamentali, puoi iniziare a raccogliere i primi iscritti e poi crescere progressivamente. Ecco come fare:
Definisci il tuo pubblico ideale: Prima di tutto chiediti chi vuoi nella tua lista. Chi sono le persone che trarrebbero beneficio dai tuoi contenuti o offerte? Definisci il tuo target in modo specifico: ad esempio “freelance nel settore design in cerca di consigli di marketing” oppure “mamme appassionate di yoga”. Più hai chiara la tua audience, più potrai offrire qualcosa che li attiri davvero. Io ad esempio ho delineato il profilo dei miei iscritti ideali (piccoli imprenditori digitali) prima ancora di creare il modulo di iscrizione.
Prepara un incentivo irresistibile (lead magnet): Nessuno regala la propria email senza motivo. Per convincere qualcuno a iscriversi, devi offrire qualcosa in cambio. Può essere un contenuto gratuito di valore (un ebook, una guida PDF, un video tutorial, un minicorso via email), uno sconto esclusivo se hai un e-commerce, l’accesso a un webinar gratuito, oppure semplicemente una newsletter davvero utile e interessante. Questo incentivo è chiamato lead magnet. Assicurati che sia altamente rilevante per il pubblico definito al punto 1, così saranno motivati a lasciarti la mail. Nel mio caso iniziale, ad esempio, ho creato una piccola guida PDF di 10 pagine con consigli pratici, che ha portato decine di iscritti nei primi giorni.
Scegli gli strumenti giusti: Per partire ti serviranno alcuni strumenti tecnici. In particolare:
- Una piattaforma di email marketing affidabile (es. Mailchimp, MailerLite, Brevo/Sendinblue, ActiveCampaign, ecc.) per gestire la lista, inviare le email e creare eventuali automazioni. Ce ne sono di gratuite per iniziare (MailerLite ad esempio ha un piano free con un limite di iscritti).
- Un modulo di iscrizione o una landing page sul tuo sito dove le persone possano lasciare la loro email. Puoi usare moduli integrati offerti dalla piattaforma di email marketing scelta oppure plugin/appositi (ad es. se usi WordPress ci sono plugin per form di iscrizione). L’importante è che sia ben visibile e semplice da compilare.
- Eventualmente, uno strumento come Mailerfind se hai intenzione di integrare la raccolta di contatti in modo proattivo. Per esempio, Mailerfind può aiutarti a trovare email di potenziali iscritti su Instagram e a contattarli direttamente (in pratica ti consente di creare una lista iniziale anche se il tuo sito ha ancora poco traffico).
Crea e posiziona il modulo di iscrizione: Adesso devi mettere in pratica l’offerta del punto 2. Crea il modulo di iscrizione collegato alla tua piattaforma di email marketing, includendo i campi essenziali (nome e indirizzo email sono più che sufficienti). Scrivi anche una breve descrizione di cosa l’utente riceverà iscrivendosi (es: “Iscriviti e ricevi la guida gratuita XYZ + consigli settimanali via email”). Posiziona questo modulo nei punti strategici:
- In home page o nella sidebar del tuo sito (luoghi subito visibili).
- Alla fine di ogni articolo del tuo blog (così chi ha letto fino in fondo può iscriversi per averne di più).
- Eventualmente in un pop-up o banner ben progettato che compaia sul sito (senza esagerare per non infastidire).
- Su una pagina dedicata (landing page) che puoi usare anche per condividere il tuo lead magnet sui social o via email.
Assicurati che l’iscrizione sia semplice e veloce: meno campi ci sono e meno complicazioni, meglio è. Di solito nome e email bastano; il resto delle informazioni potrai raccoglierle più avanti se necessario.
Usa i tuoi canali esistenti per invitare le persone: Ora che hai il setup pronto, sfrutta tutto quello che hai per portare traffico a quel modulo di iscrizione. Hai già dei follower su LinkedIn, Instagram, Facebook? Invitali a scaricare il tuo lead magnet iscrivendosi. Hai contatti di clienti o colleghi? Puoi mandare un’email personale annunciando la tua nuova newsletter e il suo contenuto di valore. Inserisci il link alla pagina di iscrizione nella tua firma email, nelle bio dei tuoi social, ovunque qualcuno possa vederlo. In poche parole, fai sapere in giro che esiste questa opportunità e cosa ci guadagna l’utente a iscriversi.
E se parti da zero assoluto? Se davvero non hai nessun pubblico iniziale, puoi comunque muovere i primi passi in modo proattivo. Ad esempio, potresti individuare gruppi Facebook o forum dove il tuo target è presente e condividere (in modo non spam) la risorsa gratuita che hai creato, invitando gli interessati a iscriversi per ottenerla. Oppure, come accennavo, usare Mailerfind: immagina di poter recuperare le email dei follower di un competitor su Instagram che tratta argomenti simili ai tuoi. Con Mailerfind puoi farlo, raccogliere quei contatti pubblici e inviargli una mail di presentazione con il tuo lead magnet. Certo, è una strategia di cold email (email a freddo) che va usata con delicatezza – dovrai spiegare bene chi sei e perché li contatti, offrendo subito valore – ma può darti quella spinta iniziale per popolare la tua lista. Io stesso ho testato questa tattica contattando una lista di potenziali lead trovati via Instagram: con un approccio molto personale e trasparente, ho ottenuto i primi iscritti senza spendere un euro in ads.
Ricorda: costruire una lista email richiede tempo. All’inizio vedrai iscrizioni arrivare col contagocce, ma non scoraggiarti. Meglio pochi contatti ma realmente interessati che centinaia presi a caso. Con costanza e offrendo sempre valore, vedrai la tua mailing list crescere mese dopo mese.
Come far crescere la lista email (senza pubblicità a pagamento)
Una volta avviata, la domanda diventa: come faccio a far crescere la mia mailing list in modo consistente, senza dover necessariamente investire in pubblicità? Fortunatamente esistono molte strategie di crescita organica (gratuite o a basso costo) che ho sperimentato e funzionano. Ecco 10 tattiche efficaci per aumentare gli iscritti alla tua lista email senza spendere un patrimonio in inserzioni:
- Offri un lead magnet irresistibile: L’abbiamo già detto, ma vale la pena ripeterlo. Continua a migliorare e promuovere il tuo contenuto gratuito o incentivo di iscrizione. Più il tuo lead magnet è utile e specifico per il tuo pubblico, più persone vorranno scaricarlo lasciandoti la mail. Puoi anche crearne di nuovi periodicamente per attirare segmenti diversi di audience.
- Ottimizza moduli e call-to-action sul tuo sito: Assicurati che i moduli di iscrizione siano ben visibili e attirino l’attenzione. Usa magari colori contrastanti per il pulsante “Iscriviti” e testi chiari. Sperimenta diverse formulazioni di call-to-action (es. “Scarica la guida gratuita” vs “Iscriviti alla newsletter”) per vedere cosa converte di più. Puoi inserire pop-up intelligenti (ad esempio che compaiono dopo X secondi o quando l’utente sta per uscire dalla pagina) per catturare l’attenzione senza risultare troppo invadente. Molti strumenti di email marketing (o plugin dedicati come HelloBar, OptinMonster ecc.) offrono queste funzionalità.
- Sfrutta i contenuti del tuo blog (content upgrade): Se hai un blog o produci contenuti, usa la tecnica del content upgrade. In pratica, offri ai lettori di un tuo articolo qualcosa in più legato a quell’argomento in cambio dell’iscrizione. Ad esempio: hai un post con “10 consigli per risparmiare tempo sul lavoro”? Crea un PDF scaricabile con “altri 5 consigli bonus” disponibile solo iscrivendosi. Oppure allega modelli, checklist, video extra – insomma, premi i lettori con risorse aggiuntive se entrano nella lista.
- Promuovi la newsletter sui social media: I tuoi social sono ottimi per portare nuovi iscritti. Ogni tanto ricorda al tuo pubblico social che hai una newsletter o risorsa gratuita. Puoi ad esempio:
- Fissare un post in alto alla pagina Facebook o un tweet in evidenza con il link alla landing page di iscrizione.
- Usare la bio di Instagram con un invito tipo “🎁 Scarica la mia guida gratuita -> link in bio” e ovviamente mettere lì il link.
- Pubblicare storie su Instagram o LinkedIn raccontando cosa invii nella newsletter, magari mostrando feedback positivi degli iscritti (social proof) per incuriosire nuovi potenziali iscritti.
- Su YouTube, se hai un canale, menzionare la newsletter a fine video e inserire il link di iscrizione in descrizione.
L’idea è integrare la promozione della mailing list nella tua attività social senza risultare monotono: alterna questi inviti a contenuti normali.
- Collabora con altri creator o partner: Le partnership possono accelerare la crescita. Ad esempio, potresti fare un guest post sul blog di qualcuno nel tuo settore, includendo nel bio o nel testo un invito a scaricare il tuo lead magnet. Oppure organizzare un webinar o evento online in collaborazione: tu e il tuo partner promuovete entrambi l’evento, raccogliendo le email dei partecipanti (così la lista cresce per entrambi). Ancora, potresti fare uno scambio di menzioni in newsletter: tu consigli la newsletter di un partner e lui la tua, raggiungendo così un pubblico nuovo ma affine.
- Lancia un contest o giveaway: I concorsi a premio funzionano bene per ottenere iscritti rapidamente. Puoi mettere in palio un tuo prodotto/servizio gratuito, o un regalo pertinente al tuo settore, e chiedere come condizione di partecipare l’iscrizione alla tua mailing list. Promuovi il contest sui social e magari su piattaforme dedicate. Assicurati che il premio sia abbastanza allettante (ma anche mirato al tuo target, per evitare i “cacciatori di premi” non interessati davvero ai tuoi contenuti).
- Implementa un programma referral: Trasforma i tuoi iscritti attuali in ambasciatori. Ad esempio, potresti dire: “Invita un amico ad iscriversi e riceverai un bonus esclusivo”. Ci sono tool che automatizzano i programmi referral per newsletter (tipo SparkLoop e simili) o puoi gestirlo anche manualmente all’inizio. Questo metodo sfrutta il passaparola: se i tuoi contenuti piacciono, le persone saranno felici di consigliarli.
- Utilizza Mailerfind per raggiungere nuovi lead: Oltre ai metodi organici, ricorda che puoi cercare attivamente contatti interessati. Mailerfind, ad esempio, ti consente di individuare persone potenzialmente interessate (ad esempio follower di un competitor o di un hashtag di settore) e di ottenere i loro recapiti email pubblici. Così puoi allargare la tua lista contattando gente che ancora non ti conosce ma corrisponde al tuo target. Questo approccio mirato può far crescere la lista senza spendere in ads, attingendo direttamente da audience già esistenti. Attenzione: tratta sempre questi contatti con delicatezza – è fondamentale inviare email pertinenti, spiegare come hai ottenuto il loro contatto (es. “ti scrivo perché condividiamo l’interesse per X su Instagram”) e dare modo di disiscriversi facilmente. Usato bene, Mailerfind può darti centinaia di nuovi lead qualificati in poco tempo, da nutrire poi con i tuoi contenuti.
- Partecipa a eventi (online e offline): Se intervieni come speaker a un webinar, una conferenza, un podcast, o anche eventi dal vivo, sfrutta l’occasione per far crescere la lista. Alla fine della presentazione, invita il pubblico a iscriversi alla tua newsletter per ottenere le slide, un riassunto, o un bonus aggiuntivo. Oppure raccogli fisicamente email se sei a un evento in presenza (magari con un iPad per l’iscrizione immediata o facendo girare un foglio firme, anche se poi dovrai inserirle tu). Spesso chi ti ha ascoltato sarà contento di restare in contatto per saperne di più.
- Mantieni le promesse e fornisci valore costante: Questo punto riguarda più tenere gli iscritti (e farli diventare promotori) che ottenerne di nuovi, ma è cruciale. Se le persone adorano le tue email, le consiglieranno ad altri spontaneamente. Quindi una volta che qualcuno si iscrive grazie alle tattiche sopra, assicurati di offrirgli un’ottima esperienza: contenuti utili, niente spam, cadenza regolare. Un iscritto soddisfatto potrebbe inoltrare una tua mail a un collega interessato o parlare della tua newsletter con altri – portandoti ulteriori iscritti senza alcuno sforzo extra!
Mettere in pratica anche solo alcune di queste strategie può far crescere notevolmente la tua lista nel tempo, senza dover ricorrere per forza alla pubblicità a pagamento. L’importante è monitorare cosa funziona meglio per il tuo pubblico e fare più di quello. Ad esempio, io ho scoperto che i content upgrade sul blog e le collaborazioni incrociate con altri autori mi portavano decine di iscritti nuovi ogni mese: ho quindi investito più energie in quelle tattiche. Trova i tuoi canali migliori e spingi su quelli.
(Nota: ricorda sempre la qualità sulla quantità. È meglio avere 1000 iscritti davvero interessati che aprono e leggono, piuttosto che 10.000 raccolti a caso che ignorano le tue mail. Ogni tanto ripulisci la lista dagli inattivi e concentrati sul coinvolgere gli iscritti attivi. Così manterrai tassi di apertura alti e una lista “sana”.)
Come usare la lista email per generare vendite
Avere tanti iscritti non basta: l’obiettivo finale, specie per un business, è trasformare questi contatti in clienti e generare fatturato. Come si passa dalle email alle vendite? Vediamo alcune strategie chiave per monetizzare la tua lista in modo efficace (senza alienare gli iscritti):
- Crea relazioni prima di vendere: Le persone acquistano più volentieri da chi conoscono e di cui si fidano. Per questo è fondamentale non bombardare subito di offerte chi entra nella tua lista. Invece, costruisci un rapporto. Ad esempio, prevedi una serie di email di benvenuto per i nuovi iscritti: nelle prime 2-3 email racconta la tua storia, condividi consigli utili e gratuiti, mostra come puoi aiutarli (case study, testimonianze di clienti soddisfatti). Solo dopo aver fornito valore, puoi presentare un primo prodotto o servizio in vendita. Questa sequenza introduttiva “riscalda” il lead, aumentandone la predisposizione all’acquisto.
- Segmenta e proponi offerte mirate: Usa le informazioni che hai sui tuoi iscritti (fonte di iscrizione, interessi espressi, comportamento di navigazione o acquisto) per segmentare la lista. In questo modo puoi inviare promozioni mirate. Esempio: hai un e-commerce di abbigliamento? Se sai che 500 iscritti hanno guardato la sezione scarpe, manda a loro uno sconto speciale sulle scarpe, mentre ad altri invii offerte diverse. Oppure, se hai raccolto contatti con Mailerfind focalizzati su un certo interesse (es. follower di un brand specifico), puoi creare un’offerta che citi proprio quel brand o quell’esigenza, per essere super pertinente. La segmentazione aumenta le conversioni perché l’email sembra scritta “su misura” per chi la legge.
- Alterna contenuti di valore e email promozionali: Una regola d’oro nell’email marketing è l’80/20: l’80% delle tue comunicazioni dovrebbe offrire valore (educazione, intrattenimento, informazioni utili) e solo il 20% essere esplicitamente di vendita. Se ogni email è “Compra questo, compra quello”, gli iscritti perderanno interesse o si sentiranno usati. Ma se li abitui a ricevere consigli genuini, guide, novità interessanti, quando arriva l’email con un’offerta commerciale la accoglieranno positivamente. Ad esempio, potresti inviare una newsletter settimanale ricca di spunti gratuiti, e una volta al mese inserire una promozione speciale riservata agli iscritti (un codice sconto, un accesso anticipato a un nuovo prodotto, ecc.). Così la lista percepisce un vantaggio nell’essere iscritta.
- Crea urgenza e CTA chiare nelle offerte: Quando lanci un’offerta via email, assicurati di includere una chiamata all’azione (CTA) ben visibile (un bottone “Acquista ora con lo sconto”, ad esempio) e magari un elemento di urgenza o scarsità. Per esempio: “Offerta valida fino a domenica”, oppure “Solo 50 posti disponibili per il webinar avanzato”. Queste leve spingono gli indecisi ad agire subito invece di rimandare. Naturalmente l’urgenza deve essere autentica, non fittizia, per non perdere credibilità.
- Usa storie e testimonianze: Il bello dell’email è che puoi raccontare storie che coinvolgono emotivamente. Puoi condividere case study di clienti soddisfatti (che mostrano i risultati ottenuti grazie al tuo prodotto/servizio), oppure la tua storia personale di come hai risolto un problema – introducendo poi il prodotto che offre quella soluzione. Le storie mantengono alta l’attenzione e rendono più memorabile la tua offerta. Inoltre, includere testimonianze reali o recensioni degli utenti nella mail può dare quella spinta in più (social proof) per convincere gli indecisi.
- Monitora i risultati e ottimizza: L’email marketing offre tante metriche: tassi di apertura (open rate), di click (CTR), conversioni, ecc. Analizza queste statistiche per capire cosa sta funzionando e cosa no. Se noti che certe email di vendita hanno pochi clic, prova a migliorare l’oggetto o la call-to-action la prossima volta, o a segmentare meglio. Fai A/B test sulle tue campagne: ad esempio, due versioni di email con oggetto diverso, per vedere quale ottiene più aperture. Con il tempo affinerai sempre di più le tue capacità di generare vendite via email, imparando dai dati.
Esempio pratico: per darti un’idea concreta, ti racconto una mia esperienza. Qualche mese fa ho lanciato un nuovo corso online. Invece di promuoverlo subito a freddo, ho inviato 3 email di puro valore alla mia lista (contenuti educativi tratti dal corso, consigli pratici gratuiti). Nella quarta email ho annunciato l’apertura delle iscrizioni con uno sconto early bird del 20% solo per gli iscritti, valido 3 giorni. Il risultato? Nel giro di 72 ore, il 15% degli iscritti ha visitato la pagina del corso e ho convertito diversi lead in acquirenti, raggiungendo metà del target di vendita solo grazie alla mailing list, senza spendere nulla in pubblicità. Questo dimostra il potere di una lista email coltivata bene: quando lanci un’offerta, hai già una platea ricettiva e predisposta all’acquisto.
In sintesi, per monetizzare la tua lista email ricorda di offrire valore, conoscere il tuo pubblico (segmentazione) e presentare le offerte giuste al momento giusto. Con questi accorgimenti, la mailing list può diventare uno dei canali di vendita più redditizi che hai.
Strumenti utili per gestire (e far crescere) la tua lista email
Gestire una lista di contatti e fare email marketing in modo professionale richiede gli strumenti adatti. Fortunatamente ce ne sono molti, adatti a varie esigenze e budget. Qui ti presento alcuni tipi di strumenti chiave (con esempi) e come possono aiutarti, incluso un confronto tra soluzioni diverse:
- Piattaforme di Email Marketing (ESP): sono servizi online che ti permettono di gestire la lista, creare e inviare email, newsletter, automatizzare sequenze, e monitorare le statistiche. Alcune tra le più popolari:
- Mailchimp: Probabilmente il più famoso, ottimo per iniziare. Ha un piano gratuito fino a circa 500 contatti, interfaccia intuitiva con editor drag&drop per creare email dall’aspetto professionale. Offre automazioni basilari e qualche funzionalità di segmentazione. Di contro, crescendo il costo aumenta e le funzioni avanzate sono limitate nei piani free.
- MailerLite: Un’alternativa molto apprezzata per la sua semplicità ed economicità. Piano gratuito fino a 1000 iscritti, consente di creare automazioni email anche complesse, landing page e pop-up. L’editor è facile e le email escono pulite. Ideale per blogger, piccole imprese e creator che vogliono funzionalità moderne (ha anche A/B test, tag per segmentare, ecc.) a basso costo.
- Brevo (ex Sendinblue): Piattaforma franco-europea con forte focus sulle automazioni e sul CRM integrato. Il piano gratuito ha invii illimitati a fino 300 email al giorno, il che è ottimo perché non limita il numero di contatti. Include SMS marketing, segmentazione avanzata e un buon editor. Ottima per chi vuole crescere mantenendo costi contenuti e rispettando GDPR (server in EU).
- ActiveCampaign: Un livello più avanzato e costoso, pensato per chi ha esigenze di marketing automation serie. Offre automation molto sofisticate, punteggi lead, integrazioni con CRM vendite. Non c’è piano gratuito e la curva di apprendimento è maggiore, ma è potente per aziende strutturate che vogliono automatizzare ogni aspetto della comunicazione con il cliente.
- Altre opzioni: Ce ne sono davvero tante (Constant Contact, Klaviyo specializzato in e-commerce, Benchmark, HubSpot, etc.), ma i principianti possono tranquillamente iniziare con uno dei primi citati.
Confronto: Tutte queste piattaforme ti aiutano a inviare newsletter e gestire la lista, ma nessuna di esse ti procura i contatti da sola: devi essere tu a far iscrivere le persone attraverso moduli, campagne, ecc. Sono insomma strumenti di gestione e invio.
- Strumenti per moduli di iscrizione e popup: Molti ESP (Email Service Provider) includono già form e popup, ma a volte potresti voler strumenti dedicati per aumentare le conversioni di iscrizione sul sito. Esempi: HelloBar, OptinMonster, Sumo offrono suite di strumenti per creare banner, barre in alto, slide-in, popup con intent di uscita, ecc. Questi tool spesso forniscono anche test A/B sulle campagne di iscrizione e analytics per ottimizzare. Se il tuo obiettivo è massimizzare gli iscritti dal traffico del tuo sito, vale la pena provarne alcuni. Per esempio, HelloBar (famoso per le barre in alto) afferma di poter incrementare sensibilmente la percentuale di visitatori che si iscrivono con le giuste formulazioni e offerte.
- Strumenti per la lead generation avanzata: in questa categoria rientra proprio Mailerfind. A differenza dei tool sopra (focalizzati sull’invio di email a contatti che già hai acquisito), Mailerfind ti aiuta a trovare nuovi contatti e a espandere la lista in modo proattivo. Funziona così: tu inserisci criteri legati a Instagram (per esempio il nome di un account influencer nel tuo settore, un hashtag o una località) e la piattaforma estrapola una lista di utenti Instagram pertinenti, raccogliendo i loro dati pubblici (come nome ed email). Ti ritrovi così con tanti potenziali lead interessati al tuo ambito. Da lì puoi:
- Esportare questi contatti e importarli nella tua piattaforma di email marketing preferita, magari inviando loro una campagna di contatto iniziale.
- Oppure usare direttamente Mailerfind per inviare email (la piattaforma include infatti un modulo di invio email massivo integrato, con template già pronti e sistemi anti-spam per migliorare la consegna in inbox). In pratica Mailerfind funge anche da mini-ESP focalizzato sulle campagne di cold email (email a freddo).
Perché considerare Mailerfind? Se la tua priorità è far crescere velocemente il database di email con contatti mirati, questo strumento offre un approccio unico: invece di aspettare che i lead arrivino, te li vai a prendere tu da un bacino enorme come Instagram. È particolarmente utile se hai pochi iscritti e vuoi dare una spinta iniziale, o se operi in un settore molto competitivo dove la pubblicità è costosa – qui puoi raggiungere il tuo pubblico in modo organico. Ovviamente, i contatti estratti vanno gestiti con tatto: è sempre buona norma inviare una prima email delicata, quasi come un invito, rispettando le normative (Mailerfind stesso garantisce di operare solo su dati pubblici e include il link di disiscrizione obbligatorio in ogni email che invii tramite la sua piattaforma, per conformità al GDPR). In sostanza, Mailerfind complementa gli altri strumenti: ad esempio, potresti usare Mailerfind per generare 1000 nuovi lead qualificati e poi nutrirli con Mailchimp/MailerLite inviando newsletter regolari.
- Altri strumenti utili: a seconda delle tue esigenze, potresti integrare anche:
- CRM (Customer Relationship Management) per tracciare le interazioni dei singoli contatti oltre l’email (specialmente se fai vendita consulenziale o B2B, dove segui i lead uno a uno).
- Strumenti di analisi come Google Analytics sul tuo sito per vedere da dove arrivano gli iscritti (quali pagine o canali funzionano meglio).
- Piattaforme per creare landing page se la tua piattaforma email non ha funzioni avanzate in tal senso (es. Leadpages, Unbounce, Instapage) – ma spesso non è necessario all’inizio.
In conclusione, la scelta degli strumenti dipende dal tuo caso: se sei all’inizio, un semplice MailerLite per inviare email + qualche modulo sul sito può bastare. Se punti ad accelerare, puoi aggiungere Mailerfind per la parte di lead generation attiva. Se hai già una lista grande, potresti aver bisogno di ActiveCampaign per l’automation avanzata e così via. L’importante è avere almeno uno strumento di email marketing per comunicare con gli iscritti e uno o più strumenti di acquisizione per far crescere la lista.
(Piccolo consiglio personale: non complicarti troppo la vita all’inizio con mille tool. Parti con uno stack snello, impara a usarlo bene, e aggiungi altri strumenti man mano che ne senti la necessità concreta.)
FAQ sulla lista email
Di seguito trovi alcune domande frequenti (FAQ) riguardo alla creazione e gestione di una lista email, con risposte sintetiche basate sulla mia esperienza:
Come posso invogliare le persone a iscriversi alla mia mailing list?
Devi dare loro un buon motivo! Offri un incentivo chiaro e di valore (il famoso lead magnet di cui parlavamo). Comunica bene il beneficio: ad esempio, “Iscriviti per ricevere ogni settimana consigli esclusivi su [argomento]” oppure “Scarica l’ebook gratuito con 50 idee per [il problema che risolvi]”. Assicurati che il modulo di iscrizione sia visibile e che il processo sia semplice. Infine, costruisci la tua reputazione fornendo ottimi contenuti pubblici (articoli, post social): se ti considerano una fonte autorevole, saranno più propensi a fidarsi e iscriversi.
Ogni quanto dovrei inviare email alla mia lista?
La frequenza ideale dipende dal tuo pubblico e dal tipo di contenuti, ma l’importante è la costanza. Evita di far passare mesi senza farti vivo, altrimenti gli iscritti si dimenticano di te. Allo stesso tempo, non esagerare inviando email quotidiane se non hai davvero qualcosa di valore da dire, altrimenti rischi di infastidire. In generale, una buona cadenza per molti business è 1 email a settimana oppure ogni 15 giorni. Puoi aumentare la frequenza in occasioni particolari (lanci, promozioni a tempo) ma comunicalo, così le persone non si sorprendono di ricevere più messaggi del solito. Osserva le metriche: se inviando più spesso noti un calo forte di aperture o molti disiscritti, forse stai esagerando. Meglio poche email ma buone, che tante inutili.
È una buona idea comprare liste di email già pronte?
No, è uno degli errori più comuni e gravi da evitare. Comprare database di email apparentemente può sembrare una scorciatoia, ma presenta grossi problemi:
- La maggior parte di quelle persone non ti conosce e non ha mai dato consenso a ricevere tue email – quindi è molto probabile che segnaleranno le tue comunicazioni come spam.
- Rischi di violare il GDPR e altre leggi anti-spam, mettendoti in situazioni legali spiacevoli (oltre che danneggiare la reputazione del tuo dominio mittente).
- Le liste acquistate spesso sono di bassa qualità: contatti vecchi o non realmente interessati, che non aprono le email. Risultato: tassi di apertura bassissimi e magari il tuo account email bannato per spam.
Meglio costruire la lista con pazienza, anche lentamente, ma con gente davvero interessata. Se hai bisogno di dare una spinta alla crescita, usa metodi leciti come partnership, contenuti virali o strumenti come Mailerfind (che comunque lavorano su dati pubblici e in modo mirato, non su pacchetti di email anonime).
È legale inviare email a persone che non hanno compilato il mio modulo (ad es. contatti trovati su Internet)?
La questione legale è delicata. In linea di massima, per inviare email promozionali a privati in Italia e UE serve il loro consenso esplicito (opt-in), a meno che non si tratti di contesti B2B specifici o contatti presi da elenchi pubblici per offerte pertinenti alla loro attività professionale. Se raccogli indirizzi pubblicati online (come tramite Mailerfind che estrae dati pubblici), assicurati di:
- Contattare solo persone potenzialmente interessate a ciò che offri (pertinenza).
- Inviare un primo messaggio molto soft, presentandoti e spiegando come hai ottenuto il loro riferimento (trasparenza).
- Includere sempre un link di disiscrizione in fondo all’email e rispettare immediatamente se qualcuno chiede di non ricevere più comunicazioni.
Mailerfind dichiara di essere conforme al GDPR utilizzando solo informazioni pubbliche e fornendo gli strumenti per l’opt-out, ma sta a te usare questi contatti con responsabilità. Per andare sul sicuro, il modo migliore resta costruire la lista con il double opt-in (iscrizione volontaria + conferma via email) così da avere la prova del consenso. In ogni caso, mai fare spam: oltre a essere illegale, rovina la reputazione del tuo brand.
Quali sono gli errori da evitare nell’email marketing?
Eccone alcuni che ho imparato a evitare col tempo:
- Non segmentare la lista: inviare a tutti gli iscritti le stesse identiche email può essere inefficace. Ad esempio, mandare promo di un prodotto che hanno già acquistato, o contenuti avanzati a chi è nuovo e inesperto. Segmenta sempre quando possibile.
- Messaggi troppo lunghi o poco chiari: le persone hanno caselle piene, bisogna arrivare al punto. Email chilometriche o con call-to-action poco evidenti funzionano male. Meglio brevità e chiarezza, soprattutto nelle email promozionali.
- Dimenticarsi l’oggetto e il preview text: se l’oggetto non cattura l’attenzione (senza essere spammy) l’email potrebbe non essere nemmeno aperta. Stessa cosa per il piccolo testo di anteprima che molti client mostrano. Curali bene.
- Non rispettare la privacy e l’etichetta: inviare senza usare il campo CCN (copia nascosta) rivelando le email di tutti, oppure non mettere il link per cancellarsi, sono errori gravi. Usa una piattaforma seria che inserisca automaticamente l’unsubscribe e i tuoi dati aziendali a norma di legge in fondo alle mail.
- Aspettarsi risultati immediati e svendersi: costruire fiducia richiede tempo. Non disperare se all’inizio pochi acquistano dalle tue email. E non cadere nella tentazione di riempire di email ogni giorno con offerte incredibili stile televendita – così svaluti il tuo brand. Meglio un approccio equilibrato.
In sostanza, evita scorciatoie e cura il rapporto con gli iscritti: immagina sempre che dall’altra parte c’è una persona reale, che va rispettata.
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